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Sono trascorse solo poche settimane da quando abbiamo parlato con Elisabetta Zanchi, ma gli obiettivi verso i quali si era mosso finora il gruppo “RiPASsiamo” sono totalmente cambiati: messa da parte l’idea di richiedere un nuovo PAS (Percorso Abilitante Speciale, ndr), supportata dall’avvocato Ciro Santonicola la Zanchi ha mutato rotta mettendo in piedi un vero e proprio ricorso nel quale saranno coinvolti i docenti precari di Terza Fascia.
Il ricorso “Santonicola 2017”
“Conditio sine qua” è che i ricorrenti abbiano maturato almeno tre anni di anzianità (i famosi “180 per 3”, ossia l’aver lavorato almeno 180 giorni all’anno per tre anni), un percorso che anche secondo l’Europa abilita il docente a tutti gli effetti. Il numero dei “papabili” potrebbe essere alto: le stime parlano addirittura di 30.000 persone coinvolte, ma non tutti sono ancora venuti a conoscenza di questo progetto. L’unico dato certo è che in circa due settimane lo “staff” della Zanchi ha raccolto i nominativi di quasi 1200 persone intenzionate ad aderire. Il termine per iscriversi è fissato al 15 marzo 2017 30 aprile 2017, e dunque non dubitiamo che al gruppo possa raggiungere numeri molto maggiori.
La motivazioni della scelta
La situazione dei docenti di Terza Fascia con anzianità di servizio è ormai stagnante da anni: chiamati regolarmente ogni anno per sopperire all’endemica carenza di personale scolastico, sembrano non avere alcuna prospettiva di sfuggire alla propria situazione di eterni precari. Le promesse della politica si sono rivelate vane, e nonostante l’impegno di alcuni (si veda il nostro precedente post) il futuro non sembra dei migliori.
L’obiettivo dichiarato dagli organizzatori è l’ingresso diretto in Seconda Fascia, in accordo a quella giurisprudenza che considera gli anni trascorsi in aula come abilitanti, pari in tutto e per tutto a SSIS e TFA.
Come calcolare l’anzianità di servizio
Al ricorso si possono iscrivere tutti i laureati (e gli insegnanti tecnico-pratici) inseriti nella Terza Fascia delle graduatorie di istituto: come dicevamo per partecipare occorre aver maturato un’anzianità di almeno tre anni (non fa alcuna differenza che si sia lavorato nella scuola pubblica, in quella privata o nei CFP), di cui almeno uno nella propria classe di concorso.
E’ possibile inserire nel calcolo anche l’annualità in corso, e si possono sommare tutte quelle accumulate a partire dalla stagione 2006-2007; si consideri poi che i 180 giorni possono essere anche essere su spezzoni consecutivi (è importante però che siano all’interno di uno stesso anno scolastico). L’attività sul sostegno, infine, viene valutata come servizio specifico nella propria classe di concorso.
Se aveste dubbi sul punteggio che vi spetta per gli incarichi ricevuti, vi suggeriamo l’utilizzo dell’applicativo online che abbiamo appositamente preparato.
Tempistiche e costi
Il ricorso verrà presentato al TAR del Lazio impugnando il decreto che aggiornerà le graduatorie di Terza Fascia (questo aggiornamento dovrebbe essere perfezionato indicativamente tra aprile e giugno). Si presume che il tribunale possa pronunciarsi entro ottobre: a quel punto – stando agli organizzatori – i ricorrenti saranno inseriti in Seconda Fascia (tale inserimento avverrà “a pettine”, mantenendo insomma il punteggio precedentemente maturato).
Va sottolineato che il TAR si esprimerà in via “cautelare”: occorrerà infatti aspettare la Corte di Giustizia Europea affinchè la pronuncia diventi definitiva.
Le iscrizioni si sono chiuse in data 30 aprile 2017.
Il 2017: un anno di svolta per i precari della scuola
In attesa di sapere quali saranno i prossimi sviluppi, suggeriamo alle persone che rientrano nelle categorie di cui abbiamo parlato di tenere monitorata la situazione: per chi ama insegnare e desidera “regolarizzare” la propria posizione sembra essere un’opportunità valida.
Elisabetta Zanchi si mostra fiduciosa: “Che cosa mi aspetto per i prossimi mesi? Dal MIUR nulla: il silenzio assoluto, probabilmente, così come da parte di tutte le sigle sindacali e dalla politica in generale. Finora è andata in questo modo purtroppo, e l’unica strada percorribile rimane il ricorso”.
Il 2017 sarà veramente l’anno di svolta per i precari della scuola?
SENEX
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