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batteria cellulare
Probabilmente è capitato a tutti, almeno una volta nella vita, di restare offline (e irraggiungibili) perché la batteria era scarica e non si aveva a disposizione alcuna presa cui attaccarsi.
Al giorno d’oggi, per limitare il problema è possibile scegliere fra diverse soluzione: una delle migliori consiste nell’attrezzarsi acquistando un caricabatterie portatile.
Forse però non siamo totalmente consapevoli del fatto che la scarsa durata di una batteria è spesso anche responsabilità di alcuni comportamenti errati nati molti anni fa, con i primi “telefonini”: a quel tempo infatti i cellulari montavano batterie al nichel-cadmio, che erano più delicate e necessitavano di attenzioni maggiori, ma alcune soluzioni – ancor’oggi piuttosto diffuse – possono persino rivelarsi controproducenti con le batterie al litio di ultima generazione.
Andiamo dunque ad analizzare quali sono questi “falsi miti”, così da far luce sugli errori da evitare e gli step da seguire per una “corretta ricarica”.
Questo articolo è stato scritto pensando agli smartphone, ma le accortezze suggerite valgono per tutti gli ormai numerosissimi strumenti elettronici dotati di batteria che quotidianamente accompagnano la nostra esistenza (tablet, notebook, console portatili etc.).
Il peggior nemico di ogni batteria: il caldo
Chi soffre il caldo lo sa bene: l’afa e l’umidità sono “una brutta bestia”. Pensate però che questo discorso valga solo per noi e gli altri esseri viventi? In un certo senso, anche la durata della batteria dipende dal clima in cui essa “vive”.
Spesso gli stessi produttori di apparecchi elettronici nelle avvertenze ricordano di evitarne il surriscaldamento, sconsigliando di ricaricare qualsiasi batteria quando fa troppo caldo. Temperature superiori ai 36-37 gradi possono infatti danneggiarla irrimediabilmente (e rappresentare anche un pericolo, si pensi a quelle situazioni – estreme – in cui qualcuno rimane ferito dallo scoppio di un device).
Il range ideale all’interno del quale dovrebbe attestarsi la temperatura è compreso fra i 18 e i 25 gradi centigradi, ed è percio opportuno evitare di tenere qualunque cellulare (ma anche tablet o notebook) direttamente esposto alla luce del sole.
Ma come si può fare per tenere monitorata l’eventale “febbre”? Ci sono due sistemi:
1) Digitate il codice *#*#4636#*#* (come se doveste comporre un numero da chiamare): si aprirà una schermata con alcune info “nascoste” sull’apparecchio, tra cui – appunto – la temperatura.
2) Avendo verificato personalmente che non tutti i dispositivi android “rispondono” a tale comando, vi suggeriamo una app leggera ma utilissima chiamata “Battery Temperature” (per la serie “La fantasia al potere”…), il cui “forte” non è però la traduzione in italiano…
Aprendo il menù in alto a destra potrete gestire alcune variabili, scegliendo ad esempio la scala da utilizzare (Celsius o Farenheit) e la temperatura massima oltre la quale il software dovrà avvisarvi che “siete in pericolo”.
Dimenticavo: anche il freddo, se intenso, è nemico delle batterie: in tale condizioni finiscono infatti per scaricarsi più velocemente (ma per fortuna questo è un problema temporaneo e non permanente).
Quando e come procedere con la ricarica “ottimale”
Dicevamo appunto che le abitudini ormai quasi ventennali spesso ci portano a ricaricare il cellulare quando è ormai prossimo allo spegnimento: tutto ciò è sbagliato e molto nocivo per la batteria. Il celebre “effetto-memoria” che suggerisce tale abitudine è un problema che non riguarda la batterie al Litio: anzi, il rischio è proprio il contrario, ossia che lasciando “sfinita” la batteria questa finisca, alla lunga, per non ricaricarsi più.
Dimentichiamoci quindi la pratica di “attaccare” alla corrente un dispositivo prima di coricarci a letto, lasciandolo così per tutta la notte: questa situazione genera un forte stress per la batteria proprio perchè tenderà a surriscaldarsi (vi ricordate che cosa abbiamo detto poc’anzi?).
Il comportamento corretto è dunque quello di monitorare la ricarica, evitando di lasciare un apparecchio attaccato alla corrente più di quanto dovuto: anche perchè, spesso, l’indicatore della percentuale è tutto fuorchè preciso, ed è quindi impossibile avere la certezza che 100 voglia proprio dire “Ok, missione compiuta!”.
Per riassumere dunque, la cosa migliore è procedere con un caricamento moderato (compreso fra il 20 e l’80 per cento): attaccando e staccando al “momento opportuno” in parole povere.
A tal proposito, vi suggeriamo in ultimo una seconda app molto valida per monitorare la batteria – AccuBattery (scaricabile a questo link da Google Play) – capace di fornire numerosi dati inerenti lo stato di salute della stessa.
Lunga vita al cellulare!
A meno che, dunque, non siate degli “smartphone addicted” e amiate “investire” le vostre sostanze nell’acquisto compulsivo dell’ultimo modello di cellulare, mettendo in pratica i semplici suggerimenti che abbiamo esposto in questo articolo non dovreste aver particolari problemi nel garantire al vostro telefonino una vita lunga e sana.
Accorgimenti per preservare la batteria dello smartphone
- Ridurre la luminosità dello schermo
- Chiudere le app in background
- Disattivare la geolocalizzazione (utile anche alla privacy)
- Spegnere Bluetooth e Wi-Fi
- Eliminare eventuali widget nella home
- Attivare la modalità “Risparmio energetico”
SENEX
© Senex 2017 – Riproduzione riservata
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Arianna92
Ciao Senex. Ho seguito le indicazioni fornite in questo tuo articolo e devo dirti che ho l’impressione che la batteria duri di più.
“Effetto Placebo” o è proprio come dici tu? Ari 🙂
senex
Buongiorno Arianna.
L’articolo è stato preparato sulla base di informazioni fornite da chi “mastica” bene l’argomento, per cui crediamo sinceramente possano davvero esistere dei comportamenti utili ad accrescere l’aspettativa di vita delle nostre batteria: il surriscaldamento, è risaputo, non le aiuta di certo, per cui…
A presto, saluti.
Eros
Il discorso che fate vale per tutti i tipi di apparecchio o solo per i cellulari?
senex
Buongiorno Eros. Il discorso vale per tutti gli apparecchi che montano batterie al litio.
Saluti.