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AGGIORNAMENTO 2021 firma digitale
Come vi abbiamo già raccontato in un precedente articolo, la PEC è un ottimo strumento per risparmiare tempo e denaro, ma per fruirne al meglio occorre conoscere la normativa che ne regola l’utilizzo.
In un interessante documento redatto dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (che potete trovare, completo, a questo link) si può leggere testualmente:
La PEC è un sistema di trasmissione idoneo a certificare l’invio e il ricevimento di un documento informatico in una determinata data ed ora. La ricevuta completa è inoltre idonea ad attestare l’integrità e l’immodificabilità del contenuto del messaggio e degli allegati trasmessi. Fermo quanto sopra espresso, per provare in giudizio la riconducibilità di un atto ad un autore è inoltre necessario che il documento sia sottoscritto da questi con firma elettronica avanzata, o qualificata (ad esempio: digitale).
Per eliminare ogni possibile contestazione riguardo all’invio di una raccomandata elettronica, insomma, l’ideale è che qualunque documento allegato alla PEC sia stato firmato digitalmente.
DISCLAIMER
Le informazioni qui fornite si basano sull’analisi di documenti pubblicati dalla PA (in particolar modo dalla Regione Lombardia) e disponibili in Rete all’indirizzo www.crs.lombardia.it.
Qualora ci fosse anche il minimo dubbio sulla correttezza delle affermazioni qui riportate vi suggeriamo di consultare un avvocato di fiducia: il sito Senex.it e l’autore non possono in alcun modo essere ritenuti responsabili per le conseguenze – in termini di danni materiali e/o responsabilità legali – che scaturiranno dall’utilizzo delle indicazioni contenute nel presente articolo. L’unico responsabile è il lettore: se si continua a leggere si dichiara implicitamente di aver compreso e di accettare queste condizioni.
Che cos’è la firma digitale
La firma digitale rappresenta l’equivalente informatico della tradizionale firma su carta: basata su un sistema di codifica crittografica a chiavi asimmetriche, essa ha la funzione di attestare la validità, la veridicità e la paternità di un qualunque documento creato tramite un computer.
Ovviamente non va confusa con la firma autografa scannerizzata, espediente spesso usato quando si deve inviare via email un documento firmato.
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La firma digitale viene fornita da operatori autorizzati (tra i più importanti, Aruba e Infocert) a chiunque lo desideri – aziende, professionisti o semplici privati – previo pagamento di un canone da rinnovarsi periodicamente.
Quella elettronica, invece?
La firma elettronica, secondo quanto recita l’articolo 21 del Codice dell’Amministrazione Digitale, è uno strumento simile al precedente ma più debole, e “tenuto conto delle sue caratteristiche oggettive di qualità, sicurezza, integrità e immodificabilità, sul piano probatorio è liberamente valutabile in giudizio”.
Nel D.P.C.M. del 22 febbraio 2013 si afferma però che “nei confronti della Pubblica Amministrazione l’utilizzo della TS/CNS sostituisce la firma elettronica avanzata”, assumendo l’efficacia della scrittura privata secondo quanto stabilito dall’articolo 2702 del Codice Civile, e si presume dunque riconducibile al titolare (salvo che questi dia prova contraria).
In parole povere: dovendosi interfacciare con la PA, il cittadino per mezzo della TS/CNS può liberamente siglare con firma elettronica avanzata qualsiasi documento, e questo sarà equiparabile all’equivalente cartaceo con sottoscrizione autografa.
Una sorta di firma digitale gratuita, insomma.
Installazione del software CRS Manager
Sebbene possa sembrare un’operazione complessa, esclusiva di qualche “smanettone” o tecnico esperto, firmare elettronicamente è in realtà alla portata di tutti coloro che possiedono un PC, un lettore di Smart Card e – ovviamente – la Tessera Sanitaria.
Come si procede, dunque?
Per prima cosa si deve “preparare” il PC installando l’applicativo CRS Manager, scaricabile gratuitamente dal sito della Regione Lombardia.
ATTENZIONE! Se una volta installato il programma vi dovesse segnalare problemi con i driver, non dovrete far altro che scaricare quelli adatti per la vostra tessera al seguente indirizzo:
https://sistemats1.sanita.finanze.it/portale/elenco-driver-cittadini-modalita-accesso
Firmare con CRS Manager
Completate tutte le operazioni indicate e inserita la TS/CNS nel lettore, è possibile finalmente procedere: dalla schermata iniziale occorre cliccare sull’immagine “Cartella” e andare a selezionare il file di nostro interesse (vi suggeriamo di salvarlo in formato PDF).
A questo punto ci verrà chiesto di inserire il PIN (un codice da 5 a 8 cifre) della nostra TS/CNS: cliccando su “Invia”, in men che non si dica il programma ci informerà che il documento è stato firmato e salvato (con estensione .p7m).
Per controllare la riuscita di tale operazione si dovrà invece selezionare la terza voce di CRS Manager: cliccando sempre su “Cartella” e poi selezionando il file, ci verrà detto che la verifica della firma è andata a buon fine (le indicazioni riguarderanno il firmatario – identificato tramite codice fiscale – la data e l’ora).
Per effettuare tale operazione non sono necessari Carta e PIN, ma il computer dev’essere connesso ad Internet di modo da “interrogare” il database delle CRL (Certificate Revocation List) rilasciate dalle Certification Authority attestando la validità della firma apposta.
Pronti… invio!
Ora che abbiamo capito come firmare qualsiasi documento di cui si abbia necessità, non resta da fare altro che preparare la PEC (possibilmente invitando il destinatario – nel corpo del testo – a prendere visione dell’allegato) e inviarla, in attesa delle ricevute di accettazione e di consegna (che andranno sempre archiviate con la massima cura).
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SENEX
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