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cyberbullismo
Il bullismo è purtroppo – al giorno d’oggi – un fenomeno in forte ascesa: le tecnologie si sono evolute facendolo diventare ubiquo ed onnipresente, e per tale ragione ancora più letale.
La scuola italiana da qualche anno ha inteso la necessità di mobilitarsi per combattere il problema, ma gli strumenti a disposizione sono ancora in fase embrionale e la preparazione degli addetti ai lavori resta al momento limitata.
La responsabilizzazione dei giovani
Importante novità risulta dunque essere la legge approvata dalla Camera, nella quale – per la prima volta – viene fornita una definizione utile ad inquadrare il fenomeno.
Per «cyberbullismo» si intende qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica, nonché la diffusione di contenuti on line (…) il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa in ridicolo.
La legge ha introdotto alcune importanti tutele nei confronti di chi si trovasse a subire atti di bullismo, riconoscendo a chiunque abbia compiuto i 14 anni la possibilità di muoversi per chiedere l’oscuramento o la rimozione di materiale ingiurioso o lesivo: rendendo gli adolescenti più consapevoli riguardo le conseguenze dei propri gesti, si spera di farne al tempo stesso crescere il senso di responsabilità.
Chi si “macchiasse” di comportamenti inquadrabili secondo la definizione di cui sopra rischia il richiamo ufficiale – in presenza di almeno un genitore – da parte del questore, fatta salva l’eventuale responsabilità penale nel caso di querela o denuncia.
Il ruolo della scuola
Fondamentale diventa a questo punto il momento della formazione e prevenzione tra i banchi: la scuola deve formare i ragazzi ad un uso consapevole degli strumenti informatici, e lo stesso Ministero – in collaborazione con la polizia postale – dovrà predisporre progetti di prevenzione e contrasto al fenomeno.
Ogni scuola si “doterà” di un referente scelto fra gli insegnanti, mentre al dirigente scolastico spetterà l’obbligo di attivare percorsi specifici.
SENEX dunque
© Senex 2017 – Riproduzione riservata
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