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AGGIORNAMENTO 2023 dos
Il celebre MS-DOS (acronimo di Microsoft Disk Operating System) è nato ormai tanti anni fa, ma sebbene la cosa ci sfugga ce l’abbiamo “sotto il naso” ogni giorno: tale arcaico sistema operativo è infatti ancora vivo e vegeto, “nascosto” all’interno dei più moderni OS Windows.
Un po’ di storia
Correva il 1981 quando IBM chiese a Microsoft un sistema operativo per la nuova linea di PC: la mossa geniale di Bill Gates fu quella di comprarne uno già pronto – chiamato “86-DOS” e prodotto dalla Seattle Computer Products – 3128modificandolo e presentandone una propria versione: l’MS-DOS divenne così l’OS per antonomasia e conquistò l’intero mercato dei Personal Computer.
Courtesy of PCJS (https://www.pcjs.org/disks/pcx86/dos/microsoft/2.00/)
Anche le prime versioni di Windows non erano altro che semplici abbellimenti grafici capaci di rendere più intuitivo l’utilizzo dei comandi a riga di testo, e solo a partire dalla metà degli anni ‘90 i due prodotti cominciarono a differenziarsi in maniera sostanziale.
Le finestre di Microsoft hanno però sempre mantenuto il DOS “nascosto” al proprio interno, e di fatto l’ultima release – la 8.0 – è datata settembre 2000.
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Il DOS, ad oggi, serve ancora?
Sebbene alcuni possano non capirne l’utilità il DOS non è affatto “morto”, e moltissime aziende utilizzano ancora software creato ad hoc negli anni ‘80 (si tratta di programmi così delicati e costosi che non avrebbe senso sostituirli o rinnovarli).
Ci sono poi anche problematiche che trovano qui il contesto ottimale in cui poter essere risolte: pensiamo ad esempio a comandi quali PING e IPCONFIG (per la gestione delle Reti) o ai celeberrimi DIR e TREE (capaci di mappare un intero hard-disk).
All’utente medio invece il DOS difficilmente potrà fornire nuove opportunità, se non attraverso l’uso di videogames appartenenti alla categoria “Abandonware” (ossia pubblicati da molto tempo e senza più un reale interesse commerciale).
CMD, PowerShell e PowerShell ISE
Come fare dunque per accedere al DOS provando a “smanettarci” un po’?
La prima opzione è quella preferita da chi lo usava già trent’anni fa, perché apre una finestra in cui si ritrova il classico prompt che ha accompagnato l’alfabetizzazione informatica di molti: vi basterà digitare CMD (maiuscolo o minuscolo) nella finestra “Esegui” del menù “Start” di Windows.
Le altre due sono maggiormente accattivanti dal punto di vista grafico, e permettono una digitazione dei comandi più agevole: allo stesso modo illustrato poc’anzi, si deve aprire la finestra “Esegui” e scrivere POWERSHELL…
…o POWERSHELL ISE, per avere un’interfaccia migliorata…
…con menù a tendina ricchi di numerose opzioni aggiuntive (copia, incolla, salva, etc…).
Un sistema dalle potenzialità nascoste
Che resta da fare ora, se non sperimentare le potenzialità del decano dei sistemi operativi per PC? Un’opportunità interessante è, come accennato poc’anzi, quella che permette di creare un file di testo contenente una mappa completa del disco fisso con l’elenco di tutte le cartelle e file… provare per credere!
SENEX
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