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Cade stasera la festa di Halloween: a prescindere dall’analisi di quanto poco afferisca alla tradizione nazionale tale evento (e a quanto la nostra “cultura sottile” venga ancora fortemente influenzata dallo Zio Sam), vogliamo concentrare l’attenzione sul fenomeno, esploso di recente negli USA e importato anch’esso in Europa, dei “Bad clowns”, esempio emblematico di un atteggiamento che a nostro avviso va necessariamente riveduto e corretto. cattivi maestri
Una moda stupida (e pericolosa)
Da qualche settimana si sono moltiplicati gli avvistamenti di persone mascherate da pagliacci con fattezze tutt’altro che amichevoli o simpatiche che approfittano del travestimento per delinquere (furti e aggressioni) o semplicemente per il piacere – stupido – di spaventare il malcapitato di turno: si sono registrati eventi di vero terrore per le povere vittime, avvicinate da personaggi inquietanti talvolta armati persino di coltelli o altri strumenti quali motoseghe e similari (come nei più classici film horror). cattivi maestri
Senza voler indagare le “molle” che possono spingere un individuo a compiere un’azione tanto becera, il nòcciolo della questione a nostro avviso va ricercato in quella che definiremmo “stupidità imitativa” suggerita dai cosiddetti “cattivi maestri”: non passa giorno infatti che i media – il quarto potere – non raccontino le nuove gesta di questi clown diabolici, evidenziando quanto poca distanza ci sia tra la goliardata e il dramma vero e proprio.
La (non) necessità di parlarne
La domanda che ci poniamo è se, effettivamente, il diritto di cronaca debba contemplare anche tutte quelle occasioni in cui si manifesta la mediocrità umana, perchè il dubbio è che tale atteggiamento non faccia altro che sollecitare istinti emulativi in persone che – evidentemente – conducono di solito un’esistenza piatta e noiosa. cattivi maestri
La memoria ci riporta infatti agli ultimi anni, nei quali le terribili aggressioni con l’acido si sono moltiplicate in maniera direttamente proporzionale allo spazio che gli è stato dedicato nei tg o sulle pagine dei giornali. Per coloro che non sono più ragazzini non sarà invece difficile ricordare la moda molto “Nineties” di lanciare sassi dai cavalcavia (un’attività idiota che a Tortona costò persino la vita ad una giovane donna, Maria Letizia Berdini).
Si potrebbero poi citare molteplici altre situazioni in cui l’eco mediatica favorisce, se non il nascere, quantomeno lo svilupparsi di fenomeni che dimostrano quanto la mente umana sia fragile e condizionabile: il nostro suggerimento vuole quindi essere quello di tacere il racconto (e anche la condivisione dello stesso, resa oggi semplice e immediata dai social media) di situazioni potenzialmente pericolose, almeno nel caso in cui ci si accorga che è stato superato il limite posto tra la necessità di far conoscere e l’obbligo di non solleticare i meccanismi più nascosti del pensiero. cattivi maestri
Halloween, sì o no?
In vista di stasera quindi, che vogliate festeggiare o meno una ricorrenza celtica nata all’interno delle culture nord-europee e dunque molto distante dalla nostra “natura mediterranea” (eccezion fatta per pochissimi casi circoscritti), concentratevi ad ogni modo sulle zucche (da intagliare e gustare in una bella vellutata) o sull’alternativa dolcetto o scherzetto, e non su tutte le possibili diramazioni suggerite da “Halloween – La notte delle streghe” film culto di John Carpenter del 1978.
Non va mai dimenticato, infatti, che la realtà spesso finisce per essere molto più spaventosa della finzione.
SENEX
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