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buste paga
Sui social o nei forum capita spesso di leggere un quesito che assilla numerosi precari – in particolare docenti e ATA – in procinto di inoltrare domanda NASpI: nel caso INPS non riuscisse a “vedere” i flussi Emens più recenti, come ci si deve comportare?
A causa dei cronici ritardi nei pagamenti da parte del MEF per quanto concerne il “comparto Scuola” (di cui abbiamo già parlato più volte, in particolare nell’articolo “Ritardo stipendio supplenti, che fare?”) succede infatti che al momento di presentare istanza per il sussidio di disoccupazione non risultino ancora pagati diversi cedolini.
La preoccupazione è che tale mancanza possa comportare errori nel calcolo della durata e degli importi stessi, e in considerazione delle esperienze cui si è assistito negli ultimi anni non si tratta di paure infondate.
La ricerca “proattiva” delle ultime tre buste paga
Il suggerimento è certamente quello di attivarsi per “rintracciare” tutte le buste paga: qualora non fossero visibili su NoiPA, la cosa migliore da fare è contattare la scuola presso cui si è tenuto servizio oppure la propria RTS Ragioneria Territoriale di Stato, chiedendo loro copia almeno delle ultime tre.
ATTENZIONE!
Vi ricordiamo che alla propria RTS è possibile chiedere anche il cosiddetto “Certificato di disoccupazione”, grazie al quale INPS non avrà più difficoltà nel calcolare importo e durata del sussidio.
A chi volesse approfondire la tematica suggeriamo la lettura dell’articolo “Certificato di disoccupazione: evitare problemi con l’accettazione della domanda NASpI”.
Una volta ricevute le “carte”, queste vanno prontamente inoltrati all’Istituto per la Previdenza Sociale: fra le varie opzioni, il sistema più pratico – a nostro avviso – è dato dall’utilizzo del modello NASpI-Com, grazie al quale è possibile inviare comunicazioni e allegati comodamente seduti davanti al proprio computer.
Il rischio che la mancanza di qualche documento possa bloccare il sussidio è tutt’altro che remoto (clicca qui per leggere l’approfondimento “NASpI Requisiti, tempistiche e richiesta in caso di dimissioni”): qualora ci fossero ulteriori dubbi, non esitate dunque a sollecitare INPS attraverso uno dei numerosi canali disponibili.
SENEX
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