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assunzione precari scuola
Anche a seguito degli accordi siglati fra governo e sindacati lo scorso 23 aprile, maggio sarà un mese caldo sul fronte scuola: lunedì 6 verrà infatti discussa quella che da diverse parti viene definita una “maxi sanatoria” per i precari storici – ossia coloro i quali possono vantare almeno 36 mesi di servizio – ma restano comunque molti gli scontenti (pronti a scendere in piazza già venerdì 17/5).
PAS e quote riservate
Il ministro Marco Bussetti ha affermato che la scuola “non può e non deve essere una fabbrica di precari”, ma negli ultimi vent’anni si sono succedute politiche talvolta contraddittorie che hanno portato ad una situazione confusa nella quale letteralmente “sopravvivono” decine di migliaia di insegnanti e relative famiglie.
In accordo a quanto emerso dal tavolo delle trattative, l’impegno della politica è quello di individuare modalità che agevolino l’immissione in ruolo di chi ha abbia una certa anzianità di servizio (i famosi “180×3”) attraverso percorsi abilitanti e selettivi, che riportano alla memoria i PAS di qualche stagione fa: senza stravolgere quanto previsto dal D.lgs. 59/2017 tali iniziative condurranno al ruolo, poiché i docenti coinvolti parteciperanno al concorso a cattedra evitando la prova preselettiva (e con una quota riservata di posti compresa tra il 30% e il 50%).
Aumenti di stipendio e regionalizzazione
Ulteriori indicazioni sono emerse riguardo due aspetti chiave della discussione, retribuzione e regionalizzazione.
1) Retribuzione del corpo docenti
Bussetti ha parlato in maniera esplicita di aumenti a tre cifre, che negli intenti del governo vorrebbero portare gli stipendi italiani al livello degli altri paesi europei.
2) Regionalizzazione
L’impegno è quello di salvaguardare l’unità del sistema d’istruzione e lo stato giuridico di tutto il personale: rimarranno nazionali, di conseguenza, le modalità di reclutamento del personale docente e ATA.
Concorso scuola 2019
Bussetti ha infine assicurato che ci sarà presto un concorso per la scuola secondaria: il bando dovrebbe uscire entro luglio e sono previsti 48.536 nuovi posti (di cui 8.491 riservati ai docenti di sostegno) ma solo nelle regioni in cui risulteranno disponibili posti per determinate CdC.
Con tutta probabilità ci sarà spazio per le classi di concorso A-22 e A-28 per quanto concerne la scuola secondaria di I grado e A-12 in quella di II grado: sono proprio queste le graduatorie più “scoperte” (in particolare in Piemonte, Lombardia e Veneto).
SENEX
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