Courtesy of “agenziami” (flickr.com/photos/agenziami/) dl salvaprecari
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In questi giorni molti docenti “non di ruolo” si stanno interrogando sulle conseguenze che potrebbero derivare dall’attuale crisi di governo, in particolare per quanto concerne il DL detto “Salvaprecari” (quello che istituisce PAS e concorsi riservati per gli insegnanti della scuola secondaria, tanto per intendersi).
Già la clausola con cui era stato licenziato dal Consiglio dei Ministri – “salvo intese” – aveva lasciato spazio a perplessità sull’effettiva pubblicazione in G.U. prevista per il 28 agosto, poiché da subito era mancato l’accordo tra le due forze di governo, ossia Lega e 5 Stelle (questi ultimi più restii nell’accettare che i nuovi percorsi abilitanti non fossero selettivi, in particolar modo nelle figure delle onorevoli Granato e Azzolina).
Marco Bussetti
Possibili scenari
Per l’accordo – raggiunto dal ministro della Pubblica Istruzione Marco Bussetti con i sindacati – si prevede insomma una strada quantomeno “in salita”: se dopo le consultazioni con le forze parlamentari il Presidente Mattarella non trovasse qualcuno cui dare l’incarico di formare un nuovo governo, la questione “precari” dovrà necessariamente essere affrontata da chi si troverà a guidare la prossima legislatura.
Qualora invece si riuscisse a designare un premier, è improbabile che la nuova coalizione tenga più di tanto in conto gli accordi raggiunti in precedenza: tutt’al più, da lì si potrà ripartire per un confronto con le forze sociali ma verosimilmente il testo subirà modifiche sostanziali.
In ultima analisi, il DL “Salvaprecari” che ha tanto infiammato il dibattito nelle ultime settimane sembra – almeno al momento – non aver più molte speranze di sopravvivere all’attuale crisi politica.
© Senex 2019 – Riproduzione riservata
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