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FIT è una sigla che sta per “Formazione Iniziale e Tirocinio” e rappresenta il nuovo percorso triennale che l’aspirante docente della scuola secondaria di primo e secondo grado dovrà intraprendere per essere abilitato alla professione di insegnante (Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 59).
Per accedere al FIT è necessario partecipare al concorso pubblico nazionale, indetto su base regionale o interregionale, e vincerlo. Secondo indiscrezioni, il primo verrà bandito già per l’anno venturo (2018).
Che cosa sono i 24 cfu
Per potere partecipare al concorso, tutti i futuri docenti (già in possesso di una laurea magistrale) dovranno necessariamente acquisire presso un’istituzione universitaria 24 crediti formativi – universitari (cfu) o accademici (cfa) – nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche, garantendo il possesso di 6 cfu/cfa in almeno tre dei quattro ambiti disciplinari proposti.
Ambiti disciplinari e validità degli esami sostenuti
Come accennavamo poc’anzi, gli ambiti disciplinari sono quattro e risultano così suddivisi:
- Pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell’inclusione
- Psicologia
- Antropologia
- Metodologie e tecnologie didattiche generali
Molte persone interessate al FIT, una volta avuto accesso alla prime informazioni hanno palesato la propria perplessità riguardo alla frase “purché sia certificata la loro declinazione nei termini della pedagogia, della psicologia, dell’antropologia e delle metodologie”. Ma che significa, precisamente?
Significa che non è sufficiente aver sostenuto uno o più esami con SSD (Settore scientifico-disciplinare) presente nei vari ambiti: è indispensabile che anche gli obiettivi formativi dell’esame sostenuto corrispondano agli obiettivi formativi di cui all’ALLEGATO A.
Esempio Se ho sostenuto un esame di Linguistica con codice L-LIN/02 spendibile nell’ambito delle metodologie e delle tecnologie didattiche generali, devo accertarmi che anche i contenuti e gli obiettivi formativi dell’esame corrispondano agli obiettivi formativi contenuti nell’allegato A. In caso contrario, l’esame non è valido.
Come acquisire i crediti formativi
I crediti possono essere acquisiti presso una qualunque università statale per una contribuzione massima complessiva di 500 € (e che verrà proporzionalmente ridotta in base al numero di crediti da conseguire); in alternativa, è possibile ottenere 12 crediti in un’università statale e altri 12 – ma non di più! – con modalità telematiche.
Ecco dunque un interessante prospetto (in formato PDF, scaricabile) che riassume gli ambiti e i settori disciplinari ad essi corrispondenti.
Prof.ssa Caterina Perrotta dunque
© Senex 2017 – Riproduzione riservata
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Francesco
Come si fa a verificare i contenuti e gli obiettivi formativi di un esame sostenuto magari 10 o 15 anni fa? L’unica cosa sicura è il SSD.
senex
Francesco, buongiorno.
Quello che lei sottolinea è un problema oggettivo: in questi ultimi mesi molti laureati cosiddetti “Vecchio Ordinamento” hanno interpellato la propria università, ottenendo però – il più delle volte – risposte fumose o rinvii.
Aspettiamo fiduciosi anche noi, come lei e tanti altri interessati, notizie certe da parte del Ministero.
Ada
Complimenti per l’articolo, semplice e immediato.
Lo schema poi mi ha davvero aiutata a chiarire le idee.
Grazie, Ada