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AGGIORNAMENTO 2022 hotspot
Essere online sembra una priorità irrinunciabile nella società di oggi: il flusso di sollecitazioni che arrivano dalla Rete ci “obbliga” ad una presenza ubiqua e praticamente ininterrotta. hotspot
Dalla necessità di conoscere “tempo zero” tutto ciò che accade nel mondo alla vita social in perenne aggiornamento, dalle email con cui manteniamo “attive” le nostre relazioni all’universo di informazioni che Internet ci permette di reperire, quasi tutti ormai sperimentiamo quotidianamente un’esistenza “always connected”.
La nascita degli smartphone
Per sopperire a tale “bisogno”, una quindicina di anni fa sono nati gli smartphone: era il 2007 e il compianto Steve Jobs presentò il primo IPhone, col quale diede l’impulso decisivo ad un fenomeno che ancor oggi, stupiti, osserviamo in espansione.
Certamente nessuno può però negare che un notebook (o quantomeno un tablet) garantisca una maggiore praticità: scrivere una lettera, consultare un sito, compilare un form o effettuare una qualunque ricerca sono operazioni più semplici se si dispone di una tastiera QWERTY e uno schermo di dimensioni sufficientemente grandi.
Come fare dunque a coniugare tali comodità con il “bisogno” di essere sempre online?
L’amico “tagliato fuori”
Qualche tempo fa ci siamo trovati nella necessità di inviare tramite email del materiale ad un amico: informato del fatto che avesse appena interrotto – ahimè – una relazione di lunga data e che (conseguentemente) fosse stato “sfrattato” dalla di lei casa, ci comunica l’impossibilità di accedere alla Rete se non sfruttando il WI-FI del lavoro o di qualche luogo a lui noto (la biblioteca, tanto per fare un esempio).
Sì, perché secondo numerose ricerche il nostro paese è fra i meno virtuosi nell’offrire connessioni pubbliche free (i famosi hotspot attraverso i quali, in molte parti del mondo, si può accedere ad Internet semplicemente registrandosi con user e password).
Al suggerimento di usare il cellulare come hotspot l’amico era letteralmente “caduto dal pero”, aprendoci gli occhi sul fatto che molte persone – seppur digitalmente competenti – non conoscono tale soluzione. Di che si tratta, dunque?
Gli hotspot mobile: che cosa sono (e come configurarne l’utilizzo)
Gli smartphone sono in grado di diventare dei veri e propri hotspot: sfruttando il traffico dati – oggigiorno generalmente incluso in ogni abbonamento mobile nell’ordine anche di molti GIGABYTE al mese – si ha modo di accedere con qualunque apparecchio e ovunque ci si trovi.
Per farlo è sufficiente attivare la funzione Hotspot WIFI: vediamo allora come procedere con un cellulare Android che “monti” un OS sufficientemente recente.
Per prima cosa occorre far scivolare il dito partendo dalla cima dello schermo: verranno mostrate delle icone come quelle nella figura seguente, fra le quali è facile riconoscere quella di nostro interesse (con gli archetti e il puntino al centro).
Tenendola premuta per qualche attimo si aprirà il menù dedicato “Hotspot e tethering”: cliccando su “Hotspot Wi-Fi”…
…verrà mostrata una nuova schermata nella quale specificare nome e password che si desiderano fornire alla propria rete (insieme a diverse altre opzioni). Una volta fatto “scivolare” il pulsante da “Off” a “On”…
…non resterà da fare altro che cercare con il tablet o il pc l’hotspot appena “creato”, digitando la password scelta e aspettando che la connessione risulti attiva. La navigazione in mobilità è pronta.
Operatori e limiti di traffico
Ovviamente questa soluzione ha alcuni limiti: innanzitutto la velocità dipende dalla qualità del segnale e dal numero di utenti che stanno utilizzando Internet nel posto in cui ci troviamo (ma, badate bene, talvolta 4G e 5G sono più veloci di una Fibra “congestionata”).
Non va poi dimenticato che, a differenza di quanto accade per gli abbonamenti flat su linea fissa, tendenzialmente esiste un limite di traffico superato il quale potremmo imbatterci in costi: l’importante è informarsi presso il proprio operatore per sapere quali sono le condizioni offerte.
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Di certo questo tipo di navigazione necessita di alcune attenzioni: per esempio evitare il download di files di grandi dimensioni, così come l’utilizzo compulsivo dei tanti servizi di streaming video disponibili in Rete (tutte pratiche che solitamente comportano un’elevata “spesa” in termini di byte).
Ripetiamo: per non incorrere in “sorprese” abbiate cura di verificare che cosa include il vostro abbonamento.
Navigare all’aria aperta
Durante la bella stagione è un vero peccato chiudersi in casa perché si deve utilizzare il PC, ma usando gli accorgimenti che vi abbiamo suggerito, godrete di qualche ora di relax senza comunque rischiare mai di restare “tagliati fuori”… neppure in caso di rottura col vostro partner!
SENEX
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